venerdì 22 aprile 2011

Le verità in politica



Evitando di addentrarmi nella discussione filosofica sulla verità, mi accontento di considerarla nell'accezione di enunciato non confutato, di semplice affermazione suffragata da prove convincenti.
Nelle scienze c'è il metodo scientifico con il quale si cerca di verificare la corrispondenza di ipotesi con quanto può essere sperimentato nella realtà. Gli scienziati sono sempre pronti a rimettere in discussione le verità acquisite, se nuove osservazioni e nuovi esperimenti mettono in discussione le teorie correnti. C'è insomma uno sforzo onesto di cercare la verità, anche scienziati che hanno posizioni diverse, sono comunque d'accordo sul metodo e devono accettare come fatti i risultati degli esperimenti altrui (che eventualmente possono replicare per metterli alla prova). Tutto ciò viene messo, in parte, in discussione, quando ci sono di mezzo forti interessi economici, in questi casi può capitare che chi ha interesse a far passare una certa verità di comodo, riesca ad assoldare qualcuno che tenti di confutare dei risultati scomodi o di contrapporne altri che sembrano smentirli. È quello che è accaduto in passato riguardo alla nocività del tabacco (si veda ad esempio il libro di Devra Davis) e che sta accadendo attualmente riguardo alle cause del riscaldamento terrestre.

La politica sembra invece ignorare la ricerca della verità, non c'è un reale sforzo di andare ad appurare come stanno le cose, ma, al contrario, si cerca di propagandare che stanno nel modo che fa più comodo alla propria parte, a prescindere. Siamo noi, cittadini comuni, in questi casi, che dobbiamo farci carico di verificare le affermazioni che ci propinano. Essendo in molti casi dispendioso, difficile ed in alcuni decisamente impossibile, ci affidiamo a chi, in precedenza, abbiamo ritenuto affidabile e, in molti casi, accettiamo le sue affermazioni. Sarebbe bello potersi affidare a qualcuno che verifichi per noi la genuinità delle affermazioni. Sarebbe anche pericoloso, dato che rischieremmo di perdere, col tempo, la nostra capacità di verificare di persona, ma, se condito della giusta dose di diffidenza, questa possibilità ci eviterebbe di dover ripartire sempre dall'inizio (avete presente Dory nel cartone 'Alla ricerca di nemo'?) e ci fornirebbe finalmente alcuni punti fermi su cui costruire affermazioni più solide, più o meno come avviene nelle scienze.
Immaginavo, quindi, la possibilità che si formino agenzie deputate, appunto, alla verifica delle affermazioni. Non tutte le affermazioni potranno essere verificate, a volte le agenzie potranno pronunciarsi solo in termini di probabilità, ma, nei casi in cui un'agenzia di verifica della verità si pronuncia in maniera netta, mette in gioco la sua credibilità, poiché da una smentita di un'affermazione di questo genere difficilmente potrebbe riprendersi. In questo modo si selezionerebbero quelle affidabili e, col tempo, potremmo essere sicuri che, sulle affermazioni per le quali c'è un giudizio dichiarato come certo (certificato dall'agenzia diciamo), non sarà necessario fare ulteriori verifiche (magari le farà qualcuno ogni tanto, per continuare a saggiare la bontà delle affermazioni di quell'agenzia, o più probabilmente le faranno le agenzie avversarie).
Il grande vantaggio sarebbe che, nelle discussioni politiche non vedremmo più gli avversari passare il tempo ad affermare cose contrarie senza tema di smentita. Al contrario dovranno fare attenzione alle loro affermazioni, potranno basare i loro ragionamenti su alcuni punti fermi e dovrebbero farsi più strada coloro che hanno buone idee e buone intenzioni, invece dei venditori di fumo.

Per evitare che questo mio sogno rimanga tale, vorrei provare a realizzare una prima agenzia di questo tipo. Mi rendo conto delle difficoltà dell'impresa (forse non abbastanza), ma ci vorrei provare. Ho idea di realizzare uno spazio comune che favorisca la partecipazione di tutti i volenterosi al progetto, ma per ora potremmo accontentarci di un blog.
Ho una vaga idea di come organizzarlo, ma credo sia più giusto discuterne insieme.




Questo post era già stato pubblicato e commentato l'11/01/2010 su Blog Drome 
Non se ne è ancora fatto niente, ma prima o poi proveremo.





2 commenti:

  1. Io ci sto. Non so come e quando, ma soprattutto non so quale potrà essere il mio apporto concreto, però ci sto!

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  2. Allora partiamo!

    Qui ho abbozzato qualcosa.
    l'Anti Menzogne

    Per ora l'ho pensata così:
    nella pagina Proposte dovremmo proporre le affermazioni da valutare. Ne prendiamo una alla volta e diventa il post della pagina principale, quando si è giunti ad una qualche conclusione si archivia nella pagina verità o in quella falsità.

    E' solo un'abbozzo, ragioniamo insieme su come perfezionare la cosa, ogni aspetto.

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